Invito a presentare proposte d’intervento

La Commissione scientifica del Rendez-vous

Ai membri dell’IF-EPFCL

Cari Colleghi,

La data del nostro prossimo Rendez-vous a Parigi -dal 25 al 27 luglio 2014, sul tema dei paradossi del desiderio- si avvicina.

E’ dunque tempo di pensare al programma.

La data di venerdì 25 luglio sarà dedicata a una giornata di Scuola, organizzata dal CAOE, quella di lunedì 28 alle Assemblee dell’IF e della Scuola.

Per quel che concerne il Rendez-vous: esso sarà ripartito in 3 mezze giornate con sessioni plenarie ed una mezza giornata, quella del sabato pomeriggio, con cinque sale multiple.

Avremo dunque 18 /24 interventi nelle sessioni plenarie e 30/40 interventi nelle sale multiple.

Coloro che desiderino proporre un intervento possono farlo inviando via email titolo e tema (circa mezza pagina) al responsabile del RVI – Marc Strauss, strauss.m@wanadoo.fr – entro il 15 dicembre 2013. Riceveranno in risposta una notifica che garantirà dell’avvenuta ricezione della proposta.

Il periodo di Natale sarà propizio per riflettere sulla composizione d’insieme e verso la metà di gennaio la Commissione Scientifica renderà note le risposte.

Vi ricordiamo i sottotitoli del tema generale:

 

I – Il desiderio, questa aporia incarnata

Questa espressione di Lacan ne La direzione della cura ci indica che il desiderio, effetto del significante, non si articola senza la presa in conto del corpo e del godimento che lo marca, sul versante della sua mancanza, della castrazione, come sul versante del suo resto pulsionale.

Le differenti strutture cliniche dovrebbero potersi ordinare a partire da questa relazione.

II – Sui nuovi desideri

L’epoca contemporanea si caratterizza per un’offerta moltiplicata di soddisfazioni che appaiono sregolate nei confronti dei significanti-maîtres che avevano ancora corso al tempo di Freud. Qual è l’incidenza della modernità sul posto del desiderio nell’economia soggettiva, nel suo legame con ciò che prende la maschera di un godimento folle?

III – I nomi di desiderio

Con la riconsiderazione da parte di Lacan del significante, che non è più la causa del taglio dal godimento ma che è in se stesso godimento, il desiderio prende una nuova dimensione, legata al dire. Il desiderio allora non è più desiderio di riconoscimento, né unicamente desiderio dell’Altro, ma prende valore singolare per il parlessere. Il corso di una analisi, fino alla sua fine, richiede dunque una redefinizione.

IV – Cosa significa interpretare il desiderio?

Se il desiderio è la sua interpretazione, quest’ultima suppone condizioni che rispondano a quelle della sua costituzione. Lo psicoanalista, attraverso il transfert, è dunque inseparabile dalla definizione stessa dell’inconscio e si include nella struttura del desiderio. Il suo desiderio, per intervenirvi in maniera operante, dovrebbe avere altre coordinate, che riceverebbe dalla sua propria analisi.

In attesa di vostre proposte, un cordiale saluto

Per la Commissione

Marc Strauss